Nato per soddisfare le esigenze di incontro e di scambio culturale, all’interno di una comunità di abitanti in un piccolo centro del nord della Francia, l’edificio vuole essere un luogo di intrattenimento, per imparare, chiacchierare, rilassarsi, attendere il tram, prendere un caffè e navigare in rete.
Progettato come un luogo di vita aperto e fluido che antepone all’austerità di spazi analoghi, una leggerezza e permeabilità sia nella sua immagine esterna che nell’organizzazione interna per rappresentare un invito per comunità locale.
L’edificio è composto da due volumi sovrapposti e ruotati, modellati da aperture e pieghe che riflettono l’immagine di un edificio, a vocazione pubblica, contenitore di funzioni aggreganti come una mediateca, un auditorium, biblioteca e spazi di intrattenimento.
Un volume che si articola come un origami proiettato verso il candore assoluto, con un colore bianco, quasi immateriale, come a voler riflettere e trasparire il suo contenuto e allo stesso tempo superare i suoi limiti fisici per cercare un contatto con la natura e la città.
Una immagine di leggerezza data dalle lunghe aperture di forma triangolare del piano terra, che illuminano la sala conferenze posta poco sotto il livello del terreno, e dall’altezza del piano minima che gli conferisce una forma di piedistallo.
Il piano superiore risulta geometricamente indipendente e con un corpo di dimensioni maggiori, rispetto a quello del piano inferiore, come fosse sospeso con un effetto accentuato dato dalla volumetria e dagli sbalzi laterali.
Questa è un’immagine in relazione anche alla disposizione degli spazi di maggior intrattenimento, come la biblioteca, le sale lettura e lo spazio internet, posti al piano superiore per usufruire maggiormente della luce naturale.
Il concetto di base del progetto si sviluppa proprio attorno alla luce che risulta abbondante e omogenea attraverso le ampie vetrate e nelle finestrature poste nel gioco di volumi del tetto.
Un effetto articolato con sapienza e raffinatezza, in grado di garantire una luce naturale uniforme che ben si addice ad una organizzazione spaziale libera e flessibile.
L’edificio riesce a coniugare una forte presenza ad una grande accessibilità, prerogative fondamentali dei progettisti che hanno voluto creare uno spazio rivolto alla comunità, senza distinzioni di età e fascia culturale, come un luogo di cultura accogliente e invitante in grado di divenire un punto di riferimento.
Location: Anzin, France Architects: Dominique Coulon & Associés Architect In Charge: Dominique Coulon Project Team: Steve Letho Duclos, Sarah Brebbia Project Director: Olivier Nicollas Structural Engineer: Philippe Clément, BATISERF Mechanical Engineer: G. Jost Cost Calculation: E3 Economie Area: 1,750 sqm Year: 2010 Photographs: Eugeni Pons