L’idea progettuale nasce dalla volontà di creare un edificio fortemente caratterizzato e riconoscibile ma allo stesso tempo integrato ed in sintonia con il carattere della città e con il contesto dell’area. Un volume molto sintetico, di una geometria elementare, e quindi molto forte, un unico grande tetto a due falde a partire da terra, ispirato ai grandi tetti delle cattedrali, degli edifici del sale o dei fienili della tradizione costruttiva bavarese, ma contemporaneo nella concezione e all’avanguardia nella realizzazione.
Ispirato alla tradizione dei beergarden ed ai giardini lungo il Danubio dove nei giorni festivi i giovani si radunano sotto gli alberi per stare insieme e suonare o mangiare sull’erba. Abbiamo quindi voluto unire queste due tradizioni e sintetizzarle in un edificio dalla forma elementare e quindi fortemente riconoscibile ma perfettamente integrato tra gli edifici del centro storico della città. Una struttura lignea ad albero sostiene due grandi falde di tetto lasciando a vista l’orditura e la ramificazione delle travi.
Il risultato è un tetto di alberi, una unica grande navata racchiusa sotto due file parallele di alberi ramificati ed intrecciati tra loro. L’effetto è contemporaneamente quello di un doppio filare di alberi lungo il fiume e di un grande tetto della tradizione bavarese. Il volume del museo posto parallelamente al fiume si integra cosi nel contesto della città da una parte mimetizzandosi dietro il filare di alberi lungo il fiume, e dall’altra completando il vuoto nel tessuto urbano con una costruzione a tetto ispirata e coerente agli edifici storici della città.
Le due grandi anime della cultura bavarese, quella urbana delle città di origine medievale e quella rurale e romantica delle compagne e delle foreste sintetizzate in un edificio con una chiara forza iconica e contemporanea. L’edificio si compone di un grande volume a sezione triangolare lungo come l’intera estensione dell’area lungo il Danubio posto parallelamente al fiume come i tetti degli edifici del sale, e da semplici volumi con tetto piano ad esso ortogonali che si insinuano tra gli edifici esistenti nella parte interna dell’area, con differente larghezza ed altezza fino a raggiungere il fronte su strada ricostruendo la continuità edificata della Ostengasse.
Il grande volume racchiuso dalle falde contiene tutti gli spazi museali, gli spazi delle esposizioni temporanee e permanenti ed il foyer di ingresso a tutta altezza posto in prossimità del ponte e verso il centro della città. I tre volumi che si sviluppano ortogonalmente alle spalle del volume a sezione triangolare del museo contengono la Bavariathek con gli archivi e gli uffici amministrativi ed un ristorante all’ultimo piano nel primo volume connesso con il foyer; lo spazio a doppia altezza dello showroom nel volume intermedio;ed i magazzini e gli spazi tecnici e di servizio nel terzo volume.
Struttura e Rivestimento La struttura della Bavariathek ed i primi due livelli del museo è costituita da solette in calcestruzzo armato supportati da pareti portanti e colonne circolariin cemento armato. Il volume a sezione triangolare del Museo è invece racchiuso da una struttura di legno a due falde. Un involucro con elevate caratteristiche materiali, strutturali e formali. composto da un materiale rinnovabile e strutturale come il legno proprio della cultura costruttiva bavarese.
I pilastri verticali di legno si ramificano salendo verso l’alto a formare una struttura ad albero su una maglia romboidale. La forma risultante funziona monoliticamente come una struttura a guscio in grado di migliorare notevolmente le prestazioni strutturali del legno. Gli spazi tra la struttura portante ad albero sono riempiti, lasciati aperti o vetrati secondo le esigenze degli spazi interni. Completamente opachi in corrispondenza degli spazi delle esposizioni permanenti, vetrati in corrispondenza del foyer e dell’ultimo livello dove si sviluppa lo spazio del Cielo della Baviera che termina su uno spazio esterno a cielo aperto, dove le travature a vista sono lasciate spoglie senza tamponature ne vetri per godere di una vista spettacolare sulla città e sul Danibio sotto il Cielo della Baviera.
Le tamponature opache sono costituite da pannelli multistrato comprensivi di strato termico isolante prefabbricati ed assemblati sul posto sui quali è spruzzato un ulteriore strato isolate in poliuretano ed una membrana impermeabile autosigillante ed anticrepa, rifinito superficialmente in piastrelle ceramiche di colore cangiante e riflettente che trasformano il volume del Museo in una superficie sempre mutevole con il variare della luce e delle condizioni atmosferiche, riflettendo e mimetizzandosi con il Cielo della Baviera.
Location: Regensburg, Germany Design Team: modostudio (Fabio Cibinel, Roberto Laurenti, Giorgio Martocchia) with Carlo Berarducci Architecture and Fabi Architekten BDA Year: 2013 Client: Staatliches Bauamt Regensburg