Inserita all’interno del Piano dei Trasporti del Luganese, la galleria Vedeggio-Cassarate rappresenta l’opera sotterranea più importante del progetto che interessa la ridefinizione della mobilità nella città di Lugano.
I suoi 2750 metri di lunghezza mettono in collegamento la valle del Vedeggio con la valle del Cassarate e, a livello urbano, riconnettono l’area dello stadio di Lugano con l’autostrada Milano-Zurigo con l’intento di migliorare l’accessibilità alla regione e alla mobilità urbana con una migliore ripartizione dei flussi di transito.
Dal punto di vista urbanistico la galleria rappresenta la nuova porta d’ingresso a nord della città di Lugano e, come tale, necessitava di un intervento di qualificazione con misure di compensazione paesaggistica.
Lo studio milanese Cino Zucchi Architetti, già vincitore di un concorso per il nuovo Piano Urbanistico di Lugano nel quartiere Cornaredo, è stato incaricato di eseguire la progettazione architettonica di questo percorso che si snoda per circa 230 metri, all'imbocco di un nuovo tunnel.
«Ci hanno chiesto di progettare un'opera temporanea che dovrà restare 6-7 anni – spiega Cino Zucchi –, il tempo necessario per allungare la galleria appena costruita. Un'architettura low cost realizzata con listelli di abete riciclato infilati in tubi di pvc. I listelli raggiungono un'altezza massima di 10 metri e sono stati disposti secondo un disegno parametrico molto sofisticato».
Una parete temporanea che maschera l'infrastruttura e si relaziona al paesaggio con una successione di listelli di legno, che simula la visione cinematica di chi corre in automobile, con un'istallazione che evolve nel tempo: alla base dei listelli di legno crescerà l'erba e con il variare della luce del sole cambierà l'effetto.
Un’onda aerodinamica che si ritrova anche in altri progetti similari in altri contesti in Europa, come nel caso del progetto dello studio ONL di Rotterdam lungo l’autostrada A2, a Leidche Rijn, una costruzione architettonica continua lunga 1,8 chilometri e di 10.000 mq di superficie.
Una barriera affusolata formata da telai di acciaio e panelli di vetro e lamiera, con le estremità ben segnalate, che incorpora un ampio spazio commerciale, destinato alla vendita di auto ben visibile dall’autostrada.
Barriere antiacustiche e opere di mitigazione paesaggistica che sono divenute parte del repertorio attuale degli architetti, in mancanza di meglio, che interessano anche studi internazionali come quello ticinese di Mario Botta che progetta una “selva di alberi metallici” a protezione dell’abitato di Chiasso.